Comune spera nella supervincita per abolire le tasse


Tutti coloro che hanno problemi economici possono stare tranquilli, come dice il vecchio adagio, "C'è sempre chi sta peggio". Pensate che ormai i vostri problemi possano essere risolti solo da una vincita al superenalotto ? non preoccupatevi, non siete i soli, e i casi eccellenti sfiorano a volte il ridicolo.

A causa di malagestione della cosa pubblica, spesso da parte di personale ingenuo o incompetente (senza offese, semplicemente che "non sa fare") alcuni amministratori comunali iniziano a sperare nelle vincite milionarie per rimettere in sesto catastrofici bilanci. Un tempo erano le multe, come tutti gli automobilisti ben sanno, a sanare tali negatività contabili ma oggi non bastano più.

La notizia è un po' vecchia (risale all'Agosto 2010) ma chissà che l'idea del sindaco di Melito (NA) non abbia segretamente ispirato altri comuni.

Ha infatti iniziato a giocare al superenalotto per non far più pagare le tasse ai cittadini (almeno a suo discapito non si tratta di coprire buchi di bilancio o malagestione). "Se vinco divento il sindaco più amato d'Italia" ha infatti commentato Antonio Amente, 59 anni che non paga la schedina con i soldi del comune ma di tasca propria (è anche medico di base, forse un sindaco dovrebbe occuparsi solo della cosa pubblica ?).

"I soldi delle giocate li prendo dal mio stipendio di primo cittadino. Fortunatamente con il mestiere di medico me lo posso permettere. Gli uffici comunali garantiscono che con 150 milioni di vincita nessuno a Melito pagherà le tasse per dieci anni".

I casi come questi non faranno che aumentare, segno che il nostro paese è sempre più in declino.

Quando un amministratore pubblico spera di risolvere i problemi del paese (il suo almeno) con la lotteria e non con la lotta alla corruzione o con l'impegno a far rispettare la legge vuol dire che siamo caduti davvero troppo in basso.

Qualcuno forse sorriderà dell'idea, in fondo usa solo soldi suoi (anche se l'idea iniziale era quella di usare i fondi di riserva del comune), ma è il concetto alla base che deve far riflettere.

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